CASTELLO DI TABIANO | ITALY [ Best castle ]
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Edificato originariamente tra il X e l'XI secolo, il castello fu ricostruito nel 1153 e più volte ampliato nei secoli successivi; a eccezione di alcune parentesi nel XII e nel XIV secolo, i marchesi Pallavicino lo mantennero quasi ininterrottamente fino alla loro estinzione nel 1756; assegnato ai Sermattei, il maniero fu acquistato dopo alcuni anni dai cugini Landi; alienato nel 1882 alla famiglia Corazza, il maniero fu ristrutturato e trasformato in un'elegante dimora signorile, ricca di affreschi e decorazioni in stucco; dagli inizi del XXI secolo l'edificio è adibito, unitamente al borgo circostante, ad albergo diffuso, con annessa azienda agricola.[4] In adiacenza al castello, che sorge in posizione sopraelevata, si sviluppa il piccolo borgo in pietra nato in epoca medievale; la parte più antica è proprio costituita dagli edifici che si innalzano all'interno delle mura duecentesche ai piedi del maniero; in corrispondenza dei due margini orientali della cinta si innalzano altrettante torri angolari a pianta circolare.[10] L'antica torre d'ingresso in pietra sorge a ridosso della scarpata su cui si eleva il castello; caratterizzata dallo spigolo in mattoni rossi, è coronata da merlature ghibelline; la facciata esterna mostra ancora in evidenza, ai lati del portale ad arco a sesto acuto, le due alte fessure che un tempo ospitavano i bolzoni del ponte levatoio, in seguito sostituito da un ponticello in legno.[10] All'interno della cinta muraria si innalzano la torre di Guardia, risalente al XIV secolo, inglobata nella casa della Ragione, e la casa dell'Agata, la cui parte basamentale risale all'epoca medievale.[10] All'esterno sorgono edifici di epoche differenti; i più antichi, di origine medievale, sono l'Osteria, la casa del Fabbro, la casa del Sarto e la casa del Mezzadro; più recenti sono invece i fabbricati a destinazione agricola, tra cui le stalle, i fienili ed il caseificio,[10] innalzati in prevalenza agli inizi del XX secolo, quando Carlo Corazza acquistò nuove terre e ristrutturò i casali più vecchi, fondando una fiorente impresa rurale.[4] All'epoca il borgo conobbe il suo periodo di maggior prosperità ed accanto all'oratorio dedicato a santa Maria, fondato nel 1904 da Giacomo Corazza,[11] sorsero numerose attività in aggiunta a quelle già esistenti, tra cui un barbiere, un falegname, un calzolaio ed una tabaccheria; dopo la seconda guerra mondiale il settore agricolo entrò in crisi ed il piccolo borgo si spopolò, per rinascere solo col nuovo millennio grazie alla trasformazione dell'intero complesso in albergo.